Autorità d'Ambito n.1 Verbano Cusio Ossola e Pianura Novarese

L'Autorità di Ambito Territoriale Ottimale è un'Autorità locale costituita in attuazione della legge n. 36 del 5 gennaio 2004 "Disposizioni in materia di risorse idriche" (comunemente nota come Legge Galli), oggi parzialmente assorbita nel codice dell'Ambiente D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii., con funzioni di regolazione e di controllo del settore dei servizi idrici.
Il D.Lgs 152 dispone che le Regioni suddividano il territorio in Ambiti Territoriali Ottimali (ATO), all'interno dei quali superare la frammentazione delle gestioni, promuovendo l’aggregazione degli operatori.
I principi generali della normativa hanno quindi la finalità di riorganizzare l'intero comparto relativo alla RISORSA IDRICA secondo il criterio di una gestione integrata ed imprenditoriale al fine di migliorare il livello del servizio (acquedottistico, fognario e depurativo), sia in termini di efficienza, efficacia, sia in termini di economicità delle prestazioni fornite ai cittadini.


Il D.Lgs. 152/2006 reca disposizioni in materia di risorse idriche ed importanti aspetti di contenuto ambientale, volte a dare un adeguato assetto alle esigenze di tutela del territorio e di razionale sfruttamento della risorsa idrica, e alla necessità di raggiungere gli standard europei in materia di qualità ed economicità dei servizi alla risorsa connessi. Viene, infatti, attribuita rilevanza collettiva alla risorsa idrica, così come espresso nell'art. 144 "tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato", che subordina la puntuale utilizzazione della stessa a criteri di solidarietà e salvaguardia del bene ambientale e dà particolare rilevanza alle aspettative delle generazioni future di fruire di un integro patrimonio idrico.
L'utilizzo di tale risorsa è quindi indirizzato al risparmio e al rinnovo per un suo uso sostenibile, alla vivibilità dell'ambiente, all'agricoltura, alla fauna e alla flora acquatica, ai processi geomorfologici ed agli equilibri idrologici.

Altri aspetti che fanno della norma disciplina unitaria di tutela ed uso delle risorse idriche che afferma la priorità del consumo umano su ogni altro utilizzo ed eleva a scopo pubblico il risparmio ed il rinnovo delle stesse risorse al fine di non pregiudicare il patrimonio ambientale esistente, sono anche le disposizioni dedicate alla riorganizzazione dei servizi pubblici di captazione, adduzione e distribuzione acqua ad usi civili e di fognatura e depurazione delle acque reflue in un unico SISTEMA IDRICO INTEGRATO (titolo II, artt.147-165), organizzato secondo Ambiti Territoriali Ottimali (A.T.O.), e costituiti al loro interno dalle Comunità montane e dai Comuni aggregati in B.T.O. (Bacini Territoriali Omogenei).

La Regione Piemonte con propria legge n. 13 del 20/1/1997, oggi ripresa dalla Legge Regionale 7 del 24 maggio 2012 "Disposizioni in materia di servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani." ha delimitato 6 ATO, al fine di consentire, in ciascuno degli Ambiti individuati, la gestione dell’intero servizio idrico.

La norma Regionale inoltre ha disposto che la forma di collaborazione tra gli Enti Locali per l'organizzazione del Servizio Idrico Integrato sia quella "convenzionale" - art. 30 D.Lgs. 267/2000 , non dando luogo all'istituzione di un nuovo Ente, bensì ad un organismo denominato AUTORITÀ D'AMBITO, dotato di ampia autonomia decisionale ed organizzativa sulle materie di competenza, ma privo di personalità giuridica, che esercita le proprie funzioni in nome e per conto di tutti gli Enti Locali appartenenti all'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale.